COMMISSIONE LIBE
Come membro e coordinatore del gruppo parlamentare EFDD nella commissione LIBE, anche in questo mese mi sono occupata di una serie di attività che hanno riguardato principalmente cooperazione in materia giudiziaria, politiche migratorie, diritti fondamentali nell’UE e discarico 2017 riguardante il bilancio generale dell’UE.
Ho presieduto una riunione congiunta delle commissioni LIBE e JURI sul nuovo programma “Giustizia” (2021-2027) finalizzato ad agevolare l’accesso alla giustizia e promuovere la cooperazione giudiziaria in materia civile e penale e l’efficacia dei sistemi di giustizia nazionali. Tale nuovo programma, insieme al programma “Diritti e valori”, farà parte del nuovo Fondo per la giustizia, i diritti e i valori, che contribuirà a sostenere società aperte, democratiche, pluraliste e inclusive. E’ infatti all’esame della Libe anche la proposta di regolamento che istituisce il programma “Diritti e valori”, al fine di destinare un maggiore sostegno ai progetti che promuovono i valori europei (definiti dall’articolo 2 TUE) che riguardano norme democratiche, lo Stato di diritto e i diritti fondamentali, quale conditio sine qua non per una società aperta e inclusiva.
E’ stata trattata la proposta di direttiva concernente la protezione dei whistleblowers (le persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione). La commissione competente nel merito è la Juri, dove in questo mese si è votato. Gli informatori, vale a dire coloro che segnalano (all’interno dell’organizzazione interessata o a un’autorità esterna) o divulgano (al pubblico) informazioni concernenti atti illeciti posti in essere in un contesto lavorativo, contribuiscono a prevenire danni e ad individuare minacce o pregiudizi al pubblico interesse che non verrebbero altrimenti alla luce. E’ fondamentalmente importante proteggere efficacemente i whistleblowers da eventuali ritorsioni ai fini della salvaguardia del pubblico interesse.
Ci sono dei lavori in corso su una proposta di direttiva con il fine di prevenzione, accertamento, indagine o perseguimento di determinati reati attraverso il rafforzamento dello scambio di informazioni tra le unità di informazione finanziaria e le autorità competenti. La mancanza di informazioni può vanificare opportunità di svolgere indagini su reati gravi, contrastare le attività criminali, bloccare piani terroristici o individuare e congelare i proventi di reato.
Sul fronte del tema immigrazione, asilo e gestione delle frontiere, la Commissione europea propone l’istituzione di un nuovo Fondo per la gestione integrata delle frontiere nel quadro della linea di bilancio “Gestione della migrazione e delle frontiere”. E’ stata illustrata la relazione sulle attività di Frontex e sono state fornite informazioni sulla situazione in Libia. Continua a persistere l’instabilità del paese e una preoccupante emergenza umanitaria che colpisce soprattutto chi viene rinchiuso in uno dei 26 centri di detenzione per migranti presenti nel territorio libico. In un anno, con il coinvolgimento di organizzazioni internazionali, sono state evacuate dai centri libici 34000 persone e rimpatriate nei paesi di origine. Secondo quanto riferito, la Guardia Costiera libica è stata riconosciuta da Onu e Comunità internazionale e avrebbe salvato 14000 persone. Altri 600.000 stranieri soggiornerebbero in Libia ingrossando le file del lavoro irregolare e di queste presenze si sono chiesti chiarimenti alle autorità. Ancora devono essere chiarito funzionamento delle “piattaforme regionali di sbarco” al di fuori del territorio dell’UE, soprattutto sotto il profilo giuridico.
E’ stata discussa sia la proposta di regolamento per reimpegnare 500 milioni di EUR non utilizzati entro il 2018 a favore della ricollocazione (che si è rivelata fallimentare) per un ulteriore utilizzo a titolo del Fondo Asilo, migrazione e integrazione, sia la proposta di regolamento per ottenere ulteriori dati su numerosi nuovi tipi di migrazione e di migranti, più precisi, frequenti e tempestivi, fornendoli ai responsabili delle politiche e delle decisioni dell’UE in quanto i contenuti e la qualità delle statistiche europee sulla migrazione presentano lacune. Nel contesto della cooperazione e dei partenariati con paesi terzi sul tema immigrazione è stata trattata la proposta di riforma del regolamento relativo alla creazione di una rete di funzionari di collegamento per consentire loro di realizzare, in modo più efficace, le priorità dell’UE nel campo della migrazione. Per quanto riguarda le modifiche al codice Schengen, a seguito dell’attività svolta sul tema in Libe, non abbiamo sostenuto coloro che vorrebbero favorire solo alcuni Stati a rischio di sanzioni per i blocchi alle frontiere miranti a isolare paesi di primo arrivo come l’Italia, lasciati soli al loro destino nella gestione dei flussi migratori. E’ questo il senso del nostro voto di oggi in Plenaria. Non è l’Europa che vogliamo quella che vuole modificare il diritto dell’Unione per favorire solo alcuni Stati e penalizzarne altri.
E’ stato licenziato il parere, destinato alla commissione per il commercio internazionale, sulla tecnologia blockchain che pone problematiche in termini di protezione dei dati e trasparenza e aumenta in modo esponenziale i rischi di riciclaggio di denaro, di appropriazione del sistema finanziario da parte della criminalità organizzata e di finanziamento del terrorismo. Tra i diversi pareri discussi, uno ha riguardato anche il tema dell’ intelligenza artificiale (IA). Si è evidenziata l’attenzione sullo studio, prevenzione e mitigazione dei potenziali effetti dannosi derivanti da usi illeciti, in quanto questi ultimi potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza digitale, fisica e politica. L l’IA potrebbe essere utilizzata per condurre attacchi su vasta scala, attentamente mirati ed estremamente efficaci.
Ulteriore parere ha riguardato l’attuazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea nel quadro istituzionale dell’UE e la proposta di regolamento relativo al Fondo sociale europeo Plus (oltre 100 milioni di europei affrontano povertà e deprivazione materiale, una violazione dei diritti umani che impedisce alle persone di avere accesso a diritti. Il Fondo, se ben definito, allevierà la povertà, contribuirà alla realizzazione del potenziale di tutti i cittadini). Lavori della Libe si sono svolti sulla proposta di regolamento che istituisce il programma Europa digitale per il periodo 2021-2027 (relativa al un nuovo programma “Europa digitale” volto ad accrescere e massimizzare i vantaggi della trasformazione digitale per tutti i cittadini, le pubbliche amministrazioni e le imprese europei, rafforzando le capacità dell’Europa nel calcolo ad alte prestazioni, nell’intelligenza artificiale, nella cibersicurezza, nelle competenze digitali avanzate e sulla garanzia di un loro ampio utilizzo nell’economia e nella società) e sulla proposta di regolamento sulla tutela del bilancio dell’Unione in caso di carenze generalizzate riguardanti lo Stato di diritto negli Stati membri in quanto solo con la presenza effettiva dello Stato di diritto si può avere fiducia che la spesa dell’UE negli Stati membri sia sufficientemente tutelata.
Da menzionare anche le attività sulla proposta di regolamento che stabilisce disposizioni comuni per sette fondi a gestione concorrente nel contesto del quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027: Fondo di coesione, Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo sociale europeo Plus, Fondo Asilo e migrazione, Strumento per la gestione delle frontiere e i visti, Fondo per la Sicurezza interna. L’obiettivo è stabilire un insieme comune di regole semplificate e consolidate, riducendo gli oneri amministrativi per le autorità e i beneficiari dei programmi. Inoltre, come ogni anno, in questo periodo si discute del discarico 2017 riguardante il bilancio generale dell’UE. La procedura di discarico è l’ultima fase del ciclo di vita del bilancio consistente anche nel controllo politico da parte del Parlamento dell’esecuzione del bilancio e può concludersi con concessione, rinvio o diniego del discarico. Le politiche finanziate dal bilancio dell’UE sono attuate conformemente al quadro finanziario pluriennale (QFP) e alla corrispondente legislazione di settore che definisce i programmi di spesa.
COMMISSIONE JURI
Il pomeriggio del 19 novembre si è riunita la commissione JURI per una audizione sul tema delle controversie familiari transfrontaliere, con particolare riferimento alla salvaguardia dei diritti dei minori. Al termine dell’audizione, congiuntamente con la commissione LIBE è stato esaminato il progetto di relazione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il programma Giustizia, un programma di finanziamenti per il settore giudiziario, per il quale la Commissione europea intende stanziare 305 milioni di euro per il periodo 2021-2027.
La mattinata del 20 novembre è stata destinata, oltre che all’esame di alcuni casi di contenzioso che coinvolge il Parlamento europeo, di cui peraltro sono stata relatrice, ai voti riguardanti diversi dossier legislativi e non legislativi, tra cui: la proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione (c.d. whistleblowers), la proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica della direttiva (UE) 2017/1132 per quanto concerne l’uso di strumenti e processi digitali nel diritto societario e la proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva (UE) 2017/1132 per quanto riguarda le trasformazioni, le fusioni e le scissioni transfrontaliere.
Particolarmente ricca è stata la sessione pomeridiana dei lavori, nel corso della quale è stato esaminato il progetto di relazione relativo alla proposta di regolamento sui certificati complementari di protezione, ma anche gli emendamenti alla proposta di direttiva sulle azioni a tutela degli interessi collettivi dei consumatori.
Si è discusso inoltre degli emendamenti alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1393/2007 del Parlamento europeo e del
Consiglio relativo alla notificazione e alla comunicazione negli Stati membri degli atti giudiziari ed extragiudiziali in materia civile o commerciale (“notificazione o comunicazione degli atti”). Si tratta di un atto che mira a modernizzare la normativa alla luce dei progressi realizzati nel settore delle tecnologie della comunicazione. La proposta della Commissione europea è finalizzata a chiarire alcuni elementi del regolamento (CE) n. 1393/2007, a migliorare l’efficienza e la rapidità delle procedure giudiziarie con implicazioni transfrontaliere nel settore civile e commerciale, in particolare mediante lo scambio elettronico degli atti, nonché ad assicurare la corretta amministrazione della giustizia in tali casi, tra l’altro rafforzando alcune garanzie a favore dei convenuti.
TERRITORIO
Anche in questo mese sono stati diversi gli incontri pubblici e le manifestazioni per confrontarci con i cittadini, attivisti, associazioni e mondo dell’imprenditoria sulle battaglie da portare avanti all’interno delle istituzioni comunitarie. Sono stata a Roccella Ionica insieme ai portavoce Parentela e D’Ippolito per parlare della tematica dei rifiuti e del possibile riutilizzo degli stessi al fine di far di farne diventare una risorsa utile allo sviluppo del proprio territorio.Successivamente, a Belvedere Marittimo, insieme ai tanti attivisti, abbiamo trattato ed approfondito l’annoso problema della cattiva depurazione calabrese facendo il punto sullo stato dell’arte del sistema e confrontandoci sulle possibili migliorie da apportare allo stesso. Si è parlato, poi, del programma per le prossime elezioni amministrative di Villapiana in un incontro a ciò dedicato tenutosi nella cittadina ionica. Mentre in un evento organizzato dagli attivisti di Cosenza si è fatto il punto sullo sviluppo e l’evoluzione della normativa comunitaria in materia di mafia e criminalità organizzata. Sempre attuale il tema dell’immigrazione, nello specifico, insieme ad altri portavoce, cittadini ed attivisti ho partecipato ad alcuni incontri tenutisi a Rovigo e Treviso in cui, abbiamo analizzato le criticità legate a tale tematica presentando alcune possibilisoluzioni.
A Firenze, invece, presso l’Istituto Universitario Europeo ho partecipato, insieme a relatori di altri paesi europei, ad un interessante incontro sul futuro dell’Europa e sulle prossime elezioni del Parlamento Europeo che si terranno a maggio 2019. Si è parlato di pesca e della normativa europea nel settore in un partecipato ed acceso incontro organizzato dagli attivisti del Movimento 5 Stelle di Gioiosa Ionica. Sempre costante è l’impegno sul fronte dei finanziamenti comunitari: sia attraverso il monitoraggio della gestione dei fondi indiretti destinati alla Calabria, sia attraverso una corretta e puntuale diffusione delle informazione sui fondi diretti. A tal proposito, con una specifica interrogazione rivolta alla Commissione Europea abbiamo sollevato alcuni dubbi e perplessità sullo stato di avanzamento del POR Calabria 2014/2020. Anche in questo mese, infine, non sono mancati gli incontri con attivisti, cittadini e con i membri della delegazione italiana del M5S al fine di raccogliere istanze e spunti utili per il prosieguo della mia attività parlamentare. Continuate a contattarmi per le vostre segnalazioni.
Un abbraccio,
Laura