Regolamento sulla procedura comune di Asilo – Incontro Autorità Governative e ONGs FRANCIA

francia

Organizzazioni rappresentate

  • OFPRA (Ufficio francese per la protezione di rifugiati e apolidi)

(Pascal Brice, Direttore, Marie Salord, capo dipartimento affari giuridici, europei e internazionali e Rachel Morin, capo missione)

  • Ministero dell’interno

(Raphael Sodini, direttore asilo, direzione generale degli Stranieri in Francia)

  • Corte nazionale sul diritto d’asilo

(Frédéric Beaufaÿs, vice presidente)

  • UNHCR Francia

(Jacques Gondo, senior protection officer e Rolince Mbungo, protection officer)

  • France terre d’asile

(Hélène Soupios-David)

  • Cimade

(Gérard Sadik)

 

Attuale suddivisione delle competenze a livello nazionale

In Francia le prefetture, che dipendono dal Ministero dell’Interno, ricevono e registrano le domande di asilo. L’OFRA è invece, l’autorità responsabile della determinazione del merito delle richieste di asilo. Il direttore dell’OFPRA è nominato dal Presidente della Repubblica ma l’agenzia è indipendente dal potere politico. Le decisioni dell’OFPRA sono appellabili presso la corte nazionale sul diritto d’asilo. Le prefetture sono dislocate su tutto il territorio nazionale mentre l’OFPRA è basata a Parigi e non ha succursali sul territorio.

L’OFII, l’ufficio francese per l’immigrazione e l’integrazione, posto sotto la tutela del Ministero dell’Interno, è invece, l’autorità francese responsabile della gestione del dispositivo nazionale di prima accoglienza dei richiedenti asilo sul territorio nazionale.

 

Riunione bilaterale con Pascal Brice, Direttore OFPRA

Pascal Brice ha sottolineato che è necessario assicurare il giusto equilibrio tra garantire il diritto all’asilo e l’efficienza della procedura. Nel 2016 la Francia ha ricevuto 80.000 domande di protezione internazionale, il 7% in più rispetto al 2015 e il 20% rispetto al 2014. La Francia ha concesso protezione a 36.000 persone registrando un tasso di protezione intorno al 40%. Inoltre, la Francia ha contribuito largamente alle misure di ricollocazione di emergenza da Italia e Grecia ed è ad oggi, il primo paese in Europa per numero di rifugiati ricollocati. Il sistema di asilo costa un miliardo di euro all’anno al Paese.

 

Per quel che riguarda le tempistiche di determinazione della domanda, al momento si è introno a un mese per quel che riguarda le procedure accelerate e sei mesi per le decisioni prese nel quadro della procedura ordinaria. L’obiettivo è raggiungere un tempo medio di tre mesi per la procedura ordinaria.

 

Per quel che riguarda le persone vulnerabili, in Francia i funzionari ricevono una formazione specifica e vi è un’attenzione particolare prestata a questi casi anche adattando gli strumenti della procedura e le condizioni del colloquio personale dove uno psicologo o il tutore nel caso di minori non accompagnati, possono partecipare. Da notare che non vi è differenza a livello legislativo tra minori stranieri e minori cittadini francesi. A entrambi si applicano le disposizioni del codice civile in materia. Inoltre, i minori per legge non possono essere rimpatriati.

 

Principali criticità della nuova proposta APR

  • Paesi terzi sicuri. Bisogna evitare che queste determinazioni siano fatte su base meramente politica come nel caso dell’accordo UE-Turchia. È necessario sempre permettere l’istruzione del merito della domanda. Il mero transito non può dare luogo all’applicazione di questo criterio senza violare il diritto internazionale.
  • Colloquio personale. L’OFPRA favorisce un sistema che contempli la sola registrazione audiovisiva dei colloqui personali senza avere una trascrizione delle osservazioni del richiedente. Secondo il Direttore, questo è garanzia di efficienza e velocità della procedura senza comprimere in alcun modo i diritti dei richiedenti asilo. Un funzionario dell’OFPRA conclude due colloqui al giorno di una durata media di un’ora e trenta minuti. Raccogliere le osservazioni scritte allungherebbe i tempi e ridurrebbe l’efficienza comportando un’ulteriore fase che grazie alle possibilità offerte dalla tecnologia moderna è considerata inutile.
  • Colloquio personale dei minori. L’OFPRA ritiene che sistematizzare il colloquio dei minori non sia nel loro superiore interesse soprattutto quando il bisogno di protezione si basa sugli stessi elementi di quello dei genitori.
  • Ritiro implicito della domanda. Il mero fatto di lasciare il luogo di residenza non può comportare il ritiro implicito della domanda.
  • Domande congiunte. L’OFPRA ritiene che la domanda di asilo di un coniuge non dovrebbe avere effetti su quella dell’altro coniuge e che i due non dovrebbero essere ascoltati insieme.
  • Gratuito patrocinio. Al momento la possibilità data a un rappresentante legale di intervenire nel corso del colloquio personale è ammessa solo alla fine anche se l’accesso al gratuito patrocinio è già assicurato in tutte le fasi della procedura.

 

Riunione bilaterale con Raphael Sodini, Direttore Asilo Ministero dell’interno

Sodini ha sottolineato che la Francia accoglie con favore la riforma del pacchetto asilo presentata dalla Commissione. La Francia inoltre, sostiene l’approccio della Commissione relativo ai c.d. Migration Compact e la possibilità di usare gli aiuti allo sviluppo per incentivare la protezione delle frontiere dei paesi di origine e transito e favorire i rimpatri di migranti irregolari. A tale riguardo, la Francia ritiene che l’UE debba fare di più per promuovere e migliorare i rimpatri dei migranti irregolari nei paesi di origine.

 

Criticità della nuova proposta APR

  • Ammissibilità. La Francia è favorevole all’introduzione obbligatoria della procedura di ammissibilità.
  • Paese terzi sicuri. La Francia è favorevole all’obbligatorietà di questi concetti e all’uso che se ne vuole fare nella procedura di asilo ma a condizione di poter mantenere liste nazionali. Per quanto riguarda l’applicazione del concetto di paese terzo sicuro, la disposizione relativa al mero transito, sarebbe considerata contraria alla costituzione che, in questi casi, richiede sempre un esame nel merito.
  • Procedura in tre fasi. Data la specificità del sistema francese, prevedere una procedura diversa comporterebbe importanti cambiamenti che non sono ritenuti opportuni dalle autorità francesi poiché il sistema, così come strutturato, ha dato prova di funzionare correttamente.
  • Ricevibilità. La Francia non vuole cambiare l’attuale sistema. Per il Ministero dell’Interno è necessario prima effettuare un esame sulla base dei criteri del regolamento di Dublino e verificare pertanto se la Francia è lo Stato membro responsabile per l’esame della domanda e poi applicare il regolamento procedure.
  • Procedura di frontiera. La Francia chiede che diventi obbligatoria invece che facoltativa in quanto permetterebbe di fare una selezione rapida dei richiedenti asilo ammettendo sul territorio solo coloro che hanno buone possibilità di ottenere protezione. In particolare, secondo il Ministero dell’Interno, attraverso una finzione giuridica, gli hotspots potrebbero essere considerati zone di transito e/o zone di frontiera nelle quali applicare obbligatoriamente le procedure relative. Al momento in Francia una procedura di frontiera dura in media 48 ore.
  • Ordine pubblico. Considerazioni relative alla sicurezza nazionale e all’ordine pubblico devono essere prese in maggiore considerazione e deve essere lasciata la possibilità alle autorità di ritirare lo status di rifugiato qualora vi siano considerazioni relative all’ordine pubblico o alla sicurezza che entrano in gioco.
  • Impronte digitali. In caso di impronte digitali volutamente alterate o in caso di mancata cooperazione del richiedente asilo, le autorità devono poter rifiutare la registrazione della domanda per ragioni di sicurezza e ordine pubblico.
  • Esame medico per determinare l’età del minore. Deve essere una misura di ultima istanza come è il caso attualmente in Francia dove viene prima effettuato un esame sui documenti e, in mancanza un esame socio-culturale e, se vi sono ancora dubbi, un esame medico. In caso di dubbio si deve comunque sempre favorire il minore e presumere la minore età. Il mutuo riconoscimento dei risultati non è accettabile per la Francia.

 

Loading

Condividi