Nell’ultimo quarto di secolo, siamo stati travolti, da una rivoluzione digitale che ci ha cambiato la #VITA e le #ABITUDINI.
La risposta del legislatore a questa rivoluzione è stata per certi versi reazionaria poiché ha esasperato il protezionismo con tutti gli strumenti giuridici a sua disposizione. Una sorta di disperato tentativo di chiudere le stalle prima che i buoi potessero scappare, ma con quali risultati?
-Siamo sicuri che questo eccesso di protezione sia stato in grado di contrastare il downloading illegale?
-Siamo sicuri che il protezionismo garantisca la promozione dell’attività creativa e la disseminazione di arte e cultura, che poi è la ragione stessa per cui esiste il diritto d’autore?
-Siamo sicuri che gli interessi dei vari attori del sistema (autori, intermediari e utenti) siano adeguatamente bilanciati?
-Siamo sicuri che il sistema così com’è favorisca l’accesso democratico e diffuso alla conoscenza?
Oggi il Parlamento europeo ha la grande opportunità di riportare il diritto d’autore al passo con i tempi e con le esigenze di autori, imprese innovative ed utenti.
Stiamo finalmente cercando di porre un argine alla deriva protezionistica del diritto d’autore che ha arricchito enormemente le multinazionali di settore, senza di fatto garantire adeguata tutela e remunerazione agli autori, mortificando i cittadini utenti ed ostacolando, in definitiva, l’accesso alla cultura ed al sapere.
Il movimento 5 stelle in Europa sta partecipando a questo tentativo reale e non ipocrita di modernizzare il copyright.
Lo stiamo facendo, insieme Julia Reda dei Pirati Tedeschi, contro i #conservatori di questo sistema avendo in mente tre obiettivi fondamentali:
1) Incentivare l’attività #creativa ed eliminare gli ostacoli alla libera circolazione della #conoscenza;
2) Fare in modo che il #Copyright tenga conto degli interessi e delle esigenze dei #cittadini;
3) Incentivare l’utilizzo del #Copyleft al fine di promuovere il medesimo approccio sociale e cooperativo che ha caratterizzato la nascita di internet e con essa l’affermazione di nuove forme di partecipazione creativa e democratica un tempo inimmaginabili.