L’ennesima tragedia annunciata ed evitabile: 300 morti, 29 dei quali morti assiderati per l’inadeguatezza dei mezzi con i quali sono stati soccorsi. Siamo qua ad esprimere la nostra solidarietà, a manifestare il nostro cordoglio, ma potremmo fare molto di più. Potremmo e dovremmo, perché ha senso la nostra presenza qui, in questo Parlamento, nella misura in cui poniamo in essere delle azioni concrete. Abbiamo la responsabilità e il dovere, morale e giuridico, di fare qualcosa in più.
Allora, come membro della commissione LIBE, credo che si debba dare immediata attuazione alla risoluzione che abbiamo votato due mesi fa. Sono trascorsi due mesi da quando la risoluzione è stata votata in questa plenaria e approvata e si giace ancora nell’immobilismo più totale.
Dalla Commissione mi aspetto delle proposte, delle misure concrete per una migliore gestione dei flussi migratori, onde evitare di ritrovarci ancora qui a chiedere aiuto, a manifestare solidarietà, senza poi un nulla di fatto. Si avverte inoltre l’esigenza, l’urgenza, la necessità di regole chiare e uniformi a livello europeo anche a tutela di quei soggetti particolarmente vulnerabili come i minori, che molto spesso si ritrovano a scomparire nel nulla, nelle more della richiesta di protezione internazionale. Dobbiamo dare una maggiore tutela ai minori e alle donne.
Se l’Europa vuole essere un progetto di società aperta e fondata sui diritti fondamentali è indispensabile che il sistema europeo comune di asilo, all’attuazione del quale contribuisce anche l’EASO, debba essere incentrato sulla tutela dei diritti fondamentali.